TRANCE AGONISTICA in azienda: quando l’armonia e l’eccellenza si fondono

5 Nov , 2024 - Argomenti Business

di Annelise Jacintho de Siqueira, Manager, Business Coach specializzata in Neuromanagement

25 marzo 2024

Nel mondo frenetico e competitivo del lavoro, siamo spesso immersi in una corsa continua verso il successo. Tuttavia, c’è un momento in cui tutto sembra fluire senza sforzo, in cui l’esperienza professionale raggiunge una sorta di equilibrio perfetto: è lo stato di grazia professionale.

Cos’è esattamente lo stato di grazia professionale? È un momento in cui ci sentiamo in sintonia con il nostro lavoro, quando le nostre abilità, le passioni e gli obiettivi convergono in un’armoniosa danza. È un periodo in cui siamo nel pieno possesso delle nostre capacità, ma anche quando ci sentiamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi.

Certo, la sintonizzazione armonica dei circuiti cerebrali durante lo stato di grazia professionale può essere paragonata al concetto di “flow” o “trance agonistica” di Mihaly Csikszentmihalyi. Questo stato di “flow” è caratterizzato da una profonda concentrazione, coinvolgimento totale e da una sensazione di pienezza in ciò che si sta facendo.

Durante lo stato di grazia professionale, si verifica un’armoniosa integrazione dei circuiti cerebrali che sovrintendono ai processi cognitivi ed emotivi, così come descritto da Csikszentmihalyi nel concetto di “flow”. È come se tutti gli aspetti del cervello, inclusi i processi cognitivi, emotivi e sensoriali, entrassero in sintonia, lavorando insieme in modo sincronizzato.

Nel momento in cui si sperimenta lo stato di grazia professionale, si osserva un’attivazione ottimale del cervello, in cui il flusso di pensieri, emozioni e azioni è sincronizzato in modo armonico. Ciò si traduce in un’esperienza di lavoro immersiva, in cui ci si sente pienamente coinvolte nelle attività senza sforzo e, allo stesso tempo, completamente concentrati.

Questo stato si verifica quando si è immersi in un compito che offre una giusta dose di sfida, ma che allo stesso tempo è allineato alle proprie competenze. È in questi momenti che si verifica la massima produttività e il coinvolgimento, spingendo oltre i limiti delle prestazioni ordinarie.

Nella condizione di trance agonistica, come descritto da Csikszentmihalyi, i confini tra tempo, spazio e sé stesso sembrano scomparire, e la persona si sente pienamente coinvolta nell’attività. Allo stesso modo, durante lo stato di grazia professionale, si percepisce una sorta di fusione con l’attività svolta, raggiungendo un livello di eccellenza e soddisfazione personale che va oltre il semplice compimento di compiti professionali.

Immersi nello stato di grazia, ci troviamo in uno spazio dove la creatività fluisce naturalmente, le sfide si trasformano in opportunità e le relazioni professionali si rafforzano. È il momento in cui ci sentiamo più produttivi, in cui le decisioni sembrano più chiare e le azioni più efficaci.

Come possiamo raggiungere questo stato di grazia professionale? Ecco alcuni suggerimenti:

· Identificare passioni e abilità: comprendere le nostre passioni e le abilità in cui eccelliamo è essenziale. Quando siamo in grado di unire ciò che amiamo fare con ciò in cui siamo bravi, si apre la strada allo stato di grazia.

· Focalizzarsi sull’adattamento: essere disposti ad adattarsi alle mutevoli esigenze del lavoro è cruciale. Lo stato di grazia è spesso raggiunto quando siamo aperti al cambiamento e alla flessibilità.

· Mantenere l’equilibrio: trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata è fondamentale. Uno stato di grazia non può essere raggiunto se siamo costantemente sopraffatti dalla mole di lavoro.

· Coltivare le relazioni professionali: costruire relazioni solide e collaborative con colleghi, clienti e partner è fondamentale. Uno stato di grazia si manifesta anche quando si lavora in sinergia con gli altri.

· Favorire la crescita continua: lo stato di grazia è il risultato di un processo di apprendimento costante. Mantenere la curiosità e la voglia di crescere professionalmente è un elemento chiave.

· Accettare e trarre insegnamento dagli errori: accogliere gli errori come opportunità di apprendimento è cruciale. Lo stato di grazia emerge quando siamo disposti a imparare dai nostri fallimenti.

Lo stato di grazia professionale è un’esperienza che può essere coltivata e cercata. È una combinazione di impegno, consapevolezza e ricerca continua dell’eccellenza. Quando riusciamo a raggiungere questo stato, scopriamo una dimensione del lavoro che va oltre la mera produttività, aprendo le porte a un senso di realizzazione e soddisfazione che va oltre i confini professionali.

In definitiva, sia lo stato di grazia professionale come nella trance agonistica rappresentano condizioni in cui il cervello opera al massimo delle proprie capacità, integrando perfettamente i processi cognitivi, emotivi e sensoriali per raggiungere un livello superiore di prestazioni e coinvolgimento. Entrambe le esperienze offrono una sensazione di pienezza, realizzazione e appagamento nel lavoro svolto.

Lo stato di grazia professionale è un momento unico e prezioso in cui un individuo si sente coinvolto in modo completo e totale nell’attività svolta, raggiungendo una sorta di picco di performance e coinvolgimento.

Questo stato ottimale di lavoro è caratterizzato da diversi sintomi inconfondibili, che insieme creano un’esperienza straordinaria:

  • Coinvolgimento e piena partecipazione: Durante lo stato di grazia professionale, la persona si sente completamente coinvolta nel compito, al punto da essere totalmente concentrata e immersa in esso. Questa completa partecipazione porta ad una sensazione di focalizzazione estrema, con la capacità di escludere le distrazioni esterne, consentendo di ottenere un livello massimo di concentrazione.
  • Distorsione del tempo reale: Durante lo stato di grazia, il tempo sembra scorrere in modo diverso rispetto alla norma. La percezione del tempo può essere distorta, con la sensazione di essere immersi nell’attività per un periodo più breve o più lungo di quanto effettivamente trascorso. Questa distorsione temporale è dovuta all’elevato coinvolgimento nell’attività che fa sembrare il tempo fugace o esteso.
  • Sensazione di completo presidio: In uno stato di grazia professionale, l’individuo si sente pienamente competente e padrone della situazione. C’è una sensazione di controllo completo e di padronanza dell’attività svolta, con una certa facilità nell’affrontare le sfide e un senso di sicurezza nelle proprie capacità.
  • Appagamento e realizzazione: Durante e dopo lo stato di grazia, si sperimenta un profondo senso di soddisfazione personale e realizzazione. L’individuo si sente gratificato, perché sa di aver raggiunto un livello di prestazione superiore rispetto alle aspettative e può percepire una sensazione di gioia, soddisfazione e realizzazione personale.

Questi sintomi combinati insieme contribuiscono a creare una sensazione straordinaria di eccellenza, coinvolgimento e realizzazione personale. Lo stato di grazia professionale è un’esperienza desiderabile che spesso si accompagna a prestazioni ottimali, fornendo un senso di pienezza e soddisfazione nel lavoro svolto.”

Lo stato di grazia professionale è un’esperienza che può essere coltivata e cercata. È una combinazione di impegno, consapevolezza e ricerca continua dell’eccellenza. Quando riusciamo a raggiungere questo stato, scopriamo una dimensione del lavoro che va oltre la mera produttività, aprendo le porte a un senso di realizzazione e soddisfazione che va oltre i confini professionali.

Cercare lo stato di grazia professionale non è solo una questione di risultati tangibili, ma anche di benessere interiore e di realizzazione personale. È un viaggio che vale la pena intraprendere, poiché nella ricerca dell’eccellenza troviamo il fulcro della nostra soddisfazione professionale e personale.

E voi, avete mai sperimentato lo stato di grazia professionale?


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